MARCO GALLOTTA

Continuano le interviste agli amici NewYorkesi che hanno dato un bel morso alla Grande Mela, oggi vi racconto la storia di Marco Gallotta, una persona che ha imparato a seguire le sue passioni, uno che un bel giorno si è reso conto che un bel lavoro forse non è tutto, e che se si ha la fortuna di essere artisticamente dotati come lui è un dovere verso la società uscire dal propio guscio di sicurezza e lasciar volare il proprio talento!

 

Come mai New York? Quando sei arrivato e perché?

Marco-Galotta-newyorkesiA New York ci sono arrivato per amore. Dopo un’esperienza all’estero di vari anni tra Londra e Ginevra, ho conosciuto Sabrina, newyorkese che è poi divenuta mia moglie. Era il 1998 quando mi sono trasferito a New York ed ho iniziato la mia esperienza al Fashion Institute of Technology (FIT), dove ho avuto il privilegio di lavorare con grandi illustratori come Vincent di Fate e Bil Donovan solo per citarne alcuni

Com’è andata all’inizio?

Datome- Marco GallottaL’adattamento alla vita newyorkese è stato relativamente semplice visto che Il mio sogno è sempre stato quello di studiare e diventare un artista a New York

Come’ è iniziata la tua passione per l’arte?

La mia passione per l’arte e’ iniziata prestissimo. Mio padre era un amante dell’arte e sono praticamente cresciuto visitando musei e gallerie in giro per l’Europa.

 




 

 

Cosa vuol dire essere artista in una città come New York?

will-smith-quadro-marco-gallottaNew York e’ stata sin dagli inizi per me una grandissima fonte di ispirazione New York è un assortito microcosmo di sottostarai urbani, in cui la creatività dei così eterogenei movimenti culturali, riesce a stimolare processi mentali unici.

Questa città e’ uno stimolo continuo grazie a cui posso crescere come artista.
New York, è una città che riesce a trasmetterti tanto e dove tutto può davvero avverarsi, anche se pero’ bisogna ritagliarsi il proprio spazio e lottare costantemente per ottenere risultati.
Per mia fortuna, credo che la mia tecnica stia già dando i suoi soddisfacenti frutti ed il pubblico americano sembra apprezzare la mia arte.

Mi racconti del quadro che hai fatto su David Bowie?

David Bowie e’ uno dei miei artisti preferiti di tutti i tempi. Ho sempre pensato di voler creare un suo ritratto. Quando l’anno scorso mi e’ arrivata la richiesta di un collezionista di creare un ritratto del cantante, non ero nella pelle. Per creare l’opera, che e’ composta da 6 diversi strati di carta intagliata, ho impiegato centinaia di ore ed e’ stata davvero dura vederla andar via.

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E Will Smith? Dai racconta! Quando dove … Com’è?

Will Smith Marco GallottaLa prima volta che ho incontrato Will Smith è stato nel 2007, durante le riprese del film “Io sono leggenda”. Durante una delle pause, un membro del suo staff mi ha fatto conoscere l’attore dicendogli che ero un artista italiano che viveva a New York. Dopo otto anni e numerosi incontri, ho creato un pezzo speciale per lui. Nel 2015, in un gelido giorno di gennaio, sono stato invitato sul set di una delle sue produzioni più recenti per mostrargli un ritratto. Sei mesi prima avevo ricevuto una chiamata da un membro del suo staff. L’attore stava affrontando un ruolo molto impegnativo e il personaggio richiedeva intensa concentrazione.will-smith-con-marco-gallotta

Will Smith, mi è stato detto, voleva circondarsi di “belle cose” per alleviare la pressione delle riprese. A tal fine, mi è stato affidato il compito di arricchire le pareti del suo appartamento e anche la sua roulotte sul set del film con dieci opere, scelte personalmente dall’attore.

Nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere Will Smith e di apprezzare le sue doti. Oltre ad essere un attore straordinario, attento e metodico sul lavoro, è anche una persona dalla simpatia travolgente.

Se potessi esprimere un desiderio…

Sono dell’idea che ognuno di noi possa far divenire i propri sogni realtà. I miei desideri si sono avverati grazie alla mia tenacia e determinazione. Ci saranno nuovi desideri e lavorerò duro per renderli veri.

 

Marco Gallotta è veramente un grande artista, ma per me è anche un buon amico, questo è quello che New York ti può dare, amici di ogni genere, con mille capacità e talenti, questo è uno dei tanti motivi per cui amo questa città!

FromNewYorkWithLove alla prossima storia di NewYorkesi Italiani a New York